La sostenibilità ambientale e il risparmio energetico all’interno di un frantoio

Risparmiare sui consumi energetici permette di ridurre le bollette e aiutare l’ambiente. Ecco alcuni piccoli suggerimenti green per risparmiare energia riducendo il proprio impatto ambientale.

Il risparmio energetico nel frantoio

I frantoi, più propriamente gli oleifici, sono un esempio di industrie di trasformazione agro-alimentare, che negli ultimi anni si sono evoluti positivamente grazie all’adattamento delle nuove tecnologie e all’ammodernamento dei macchinari, dando un contributo significativo all’impatto sull’ambiente e da un punto di vista igienico.

Il processo di produzione segue le seguenti fasi: ricevimento, pulizia e stoccaggio delle olive, frangitura e gramolatura della pasta delle olive, separazione e la fase finale relativa all’imbottigliamento. Le olive dopo la raccolta, vengono trasportate al frantoio entro un periodo di tempo limitato di 24 h, per dare il via ai processi di produzione dell’olio prima che si inneschino le reazioni di fermentazione e degradazione delle olive, che farebbero diminuire la qualità dell’olio d’oliva. Le olive vengono conservate all’interno di contenitori separati a seconda della varietà e della qualità. Una volta raggiunto il frantoio, vengono defogliate e lavate, per eliminare le impurità di diversa origine che normalmente sono presenti nelle olive qualunque sia stata la modalità di raccolta, sfruttando un impianto per il lavaggio. Durante la fase di lavaggio si consumano mediamente 10-12 litri di acqua potabile per 100 kg di olive. Attualmente, le macchine preposte utilizzano un sistema di ricircolo al fine di ridurre questi consumi d’acqua. Dopo il lavaggio, le olive vengono pesate e inviate tramite nastri trasportatori in contenitori di stoccaggio, dove vengono fatte transitare fino all’inizio del processo industriale vero e proprio di estrazione dell’olio d’oliva, che avviene tramite due fasi principali: la macinazione della polpa (frangitura) e la successiva separazione della frazione oleosa dagli altri componenti solidi e liquidi (estrazione).

Sulla base di queste fase di lavorazione, il consumo energetico da parte dei frantoi è soprattutto di tipo elettrico (arrivando a costituire il 98,3% del consumo complessivo di energia), con un minor consumo di biomassa (1% del consumo totale), gasolio (0,5%) e gas (0,2%). Alcuni oleifici sfruttano i noccioli d’oliva come biomassa per alimentare le caldaie, i consumi energetici vengono a ripartirsi diversamente come elettricità per il 50% e biomassa per il rimanente 50%.

Facendo un’analisi relativa ai consumi energetici di un frantoio è possibile evincere come i consumi principali siano essenzialmente di tipo elettrico.

Bisogna effettuare una distinzione tra consumi destinati all’illuminazione e alla manutenzione del frantoio e consumi destinati alla produzione dell’olio. Il consumo elettrico stimate mediamente relativo al frantoio è pari a 1450 kWh. L’83 % di tale valore, pari a 1200 kWh, è destinato alle macchine che operano durante le varie fasi di produzione dell’olio. Analizzando i contatori elettrici del frantoio, il consumo elettrico medio annuo totale è di 1.450 kWh, si evince che 250 sono destinati all’illuminazione e alla manutenzione e 1.200 alla produzione di olio.

Sulla base di questi dati è possibile dedurre che per ottenere un risparmio energetico all’interno del proprio oleificio, bisogna rivolgersi ad un fornitore che proponga le tariffe più  linea con le proprio esigenze di consumo. E’ chiaro che tra i parametri di consumo rientra quello relativo all’illuminazione per questo è importante valutare e optare per l’attivazione della migliore offerta luce in modo da ottenere un risparmio energetico ma anche a livello economico. Molti fornitori hanno deciso di proporre offerte vantaggiose che mirano alla salvaguardia dell’ambiente. Quindi è importante scegliere tariffe che ti facciano risparmiare sia a livello di costi che di sprechi energetici. Per questo se stai cambiando sede dell’azienda e devi effettuare una voltura, un subentro o un allaccio delle utenze , puoi scegliere un fornitore che sia in in linea con le tue esigenze di consumo.

La sostenibilità ambientale nel frantoio

Questo sotto-settore dell’industria di trasformazione agroalimentare è contraddistinto da una di gran lunga il consumo energetico (elettrico quanto termico) durante i diversi mesi dell’anno. Un altro aspetto importante è lo sfruttamento dei noccioli di oliva come biomassa per la caldaia, al quale aderisce un numero sempre crescente di oleifici. I noccioli di oliva costituiscono un sottoprodotto della lavorazione delle olive per la produzione di olio. Il “surplus” di residui di noccioli ottenuto da alcuni oleifici viene venduto ad altre compagnie e pertanto rappresenta un vero e proprio introito economico per queste aziende. Data l’elevata quantità di materiale di scarto prodotto negli oleifici, i noccioli di oliva sono ideali se utilizzati come carburante di una caldaia a biomassa per produrre calore. Qualora l’oleificio disponga ancora di una caldaia che consuma carburante fossile (come gas naturale o gasolio), una buona pratica sarebbe quella di sostituirla con un’altra caldaia in grado di bruciare carburanti solidi. Inoltre, queste caldaie a biomassa hanno il vantaggio di permettere all’industria di utilizzare i loro propri rifiuti, risparmiando energia e diminuendo le emissioni di CO2 . Per ridurre il consumo energetico, una buona opzione è quella di installare dei separatori integrati “direct drive” (azionamento diretto) tramite cui la pasta omogenea possa essere facilmente separata in base alle differenti densità di ciascuna componente. Ai fini di un efficientamento energetico, si propone di sostituire le centrifughe verticali con dei serbatoi di decantazione.

Negli oleifici, per ridurre gli sprechi energetici si può intervenire a livello di impianti, illuminazione, automazione, utilizzo di noccioli di oliva come carburante a biomassa per le caldaie, Inoltre, l’utilizzo di materiale isolante nelle tubature attraverso cui circola l’acqua calda può minimizzare le perdite di calore e diminuire il consumo di energia. Un altro aspetto importante da considerare ai fini di un miglioramento generale del sistema di produzione e di un risparmio di energia è l’utilizzo corretto degli impianti secondo protocolli ottimizzati e specifici in base alla produzione. Se vengono esguite tutte queste procedure per migliorare gli sprechi energetici i benefici che ne ricaveremo saranno soprattutto a livello ambientale.

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